Con questo decreto viene recepita dalla normativa Italiana la direttiva Europea 2019/1937 che, dal 17 dicembre 2023, impone l’obbligo anche per tutte le aziende private con più di 50 dipendenti la protezione dei dipendenti che diventano whistleblower, ma anche dei liberi professionisti autonomi, degli appaltatori, dei tirocinanti, dei volontari, degli amministratori non esecutivi e dei soci. Inoltre, include i futuri dipendenti che possono venire a conoscenza di informazioni che indichino un illecito come parte del loro processo di assunzione. Anche tutti i colleghi di supporto che aiutano il whistleblower e la famiglia del whistleblower devono essere protetti dalle ritorsioni.
L’articolo 6 prescrive specificamente la protezione per coloro che denunciano violazioni che all’epoca ritenevano vere, anche se non si sono rivelate tali.
Con l’obiettivo di adeguarsi alla normativa, ma soprattutto per affrontare celermente problematiche di vari aspetti che si possono verificare nell’esecuzione delle varie attività, nei rapporti commerciali o con il personale, la Direzione in accordo con l’OdV ha ritenuto necessario attivare un canale di comunicazione che si aggiunge a quelli ufficiali e che è assolutamente ANONIMO e garantisce il segnalatore da ogni ritorsione o intolleranza anche indiretta. Il sistema, come meglio spiegato di seguito, dà la possibilità di effettuare, da parte del valutatore, sempre garantendo l’anonimato, uno scambio di informazioni con il segnalatore, che può seguire e interagire con le azioni intraprese dalla Cooperativa, che è obbligata a prendere in carico la segnalazione entro 7 giorni e a fornire un riscontro entro 90 giorni dalla stessa.